KLANG MUSICA SPERIMENTALE #4 | FIRENZE

di Redazione

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Lo scorso 23 maggio, all’interno del Progetto Primavera 2016 di Tempo Reale, ha avuto luogo alla Limonaia di Villa Strozzi (Firenze) il quarto episodio del ciclo KLANG dedicato alla musica sperimentale. Protagonista la giovane scena fiorentina della musica di ricerca, con sei compositori che vi invitiamo a scoprire. Per un assaggio della serata, il video di Michelle Davis:


Francesco Perissi quI/Ora
per chitarra elettrica polifonica ed elettronica

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quI/Ora descrive musicalmente un concept sulla natura illusoria del tempo. Il titolo è costituito dall’unione del celebre motto yogico “qui e adesso” (hic et nunc) con il simbolo informatico I/O, che rappresenta l’input/output di un’interfaccia. Analogamente allo scambio di dati informatici che avviene nelle periferiche I/O, l’essere umano è in relazione costante con l’esterno attraverso l’entrata e l’uscita del respiro. Una concentrazione profonda raggiunta attraverso di esso ci permette di dissolvere la percezione del tempo e prendere coscienza dell’unica realtà esistente, quella del qui e ora. La protagonista della performance sonora è una chitarra elettrica “polifonica” che prevede l’amplificazione separata per ogni singola corda. I segnali sono poi spazializzati e processati con l’elettronica attraverso sei altoparlanti.

Francesco Perissi è un musicista, sound designer e tecnico del suono. Dopo aver frequentanto il triennio di musica elettronica al Conservatorio L. Cherubini di Firenze nel 2014 nasce il suo progetto solista “XO”, dove la chitarra elettrica crea tessiture ambientali che si uniscono a ritmiche e filtraggi di natura elettronica. La sua ricerca riguarda le possibilità di sviluppo tecnologico ed espressivo della chitarra elettrica ed è attivo come compositore e insegnante di software audio.


Massimo D’Amato ANOTHER WORLD
musica acusmatica

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Another World è una composizione che descrive il passaggio verso una nuova dimensione fatta di suoni e immagini che evocano il futuro. L’ambiente descritto acusticamente dall’elettronica affiora nel momento in cui i contrasti tra l’evento precedente e il successivo vengono evidenziati. La porta che simboleggia il definitivo passaggio verso un nuovo luogo lontano, e raggiungibile solamente attraverso la maturazione dell’individio nella società attuale. Gli eventi che segneranno il passaggio nel nuovo punto andranno a concentrarsi intorno ai due punti chiave, la spinta iniziale verso l’ignoto e il suo sviluppo capace di trasportarci con un salto violento nel nuovo mondo, fatto di nuove interazioni tra elementi elettronici all’interno del contesto musicale.

Massimo D’amato è laureato in musica e nuove tecnologie presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Il suo stile si differenzia per una fusione e sviluppo di nuovi ed estesi ambienti sonori, abbinando la potenza acustica sviluppata dalla tecnica a una scelta linguistica gradevole e indispensabile a un artista del panorama artistico europeo.


Nicola Giannini INNER OUT
per ghiaccio e live electronics

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Inner Out è un concerto in surround per ghiaccio e Live Electronics. Il lavoro si concentra sui micro-suoni, provocati dal ghiaccio in scioglimento, amplificando suoni normalmente non udibili. Inner out si ispira alla fotografia macro, che offre la possibilità di osservare da vicino le venature di una foglia. Gli strumenti utilizzati per le trame sonore e gli elementi percussivi sono dei blocchi di ghiaccio all’interno dei quali sono presenti degli idrofoni, microfoni impermeabili che possono essere congelati. I blocchi vengono suonati con strumenti come bacchette, plettri e corde di chitarra, essi sono quattro e si differenziano per forma e dimensioni, così da poter ottenere comportamenti acustici diversi. Inner Out è un’indagine performativa che mette alla prova la materia, la sua plasticità e le sue forme. I suoni ottenibili sono sempre diversi, a causa della posizione di congelamento del microfono e per l’imprevedibilità del processo di scioglimento. Questo aspetto riconduce alla tematica del lavoro: la relazione fra il desiderio di controllo degli uomini e la non prevedibilità della natura. La performance si basa sul dialogo fra i fraseggi realizzati dal vivo attraverso i blocchi di ghiaccio e una parte di elettronica fissa. I blocchi infine vengono sciolti con dell’acqua bollente. Inner Out prevede una spazializzazione quadrifonica al fine di immergere l’ascoltatore in un’esperienza di ascolto tridimensionale. I suoni, rispetto al ghiaccio, provengono sia dall’interno, grazie al processo di scioglimento, che dall’esterno, grazie alle azioni performative. Con questo tipo di dialettica ‘dentro/fuori’ si intende evocare la relazione che le persone hanno fra il proprio mondo soggettivo intimo, e quello pubblico ed esterno. Il lavoro compositivo approfondisce una serie di dicotomie come: pubblico/privato, uomo/tecnologia, uomo/natura, intimità/immensità.

Nicola Giannini
compositore performer e sound artist. Ha compiuto i suoi studi in composizione musicale elettroacustica presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze. La sua ricerca si articola in composizione acusmatica e performance dal vivo. Si interessa di composizione multicanale, strutture compositive narrative, architettura uditiva e suoni materici.


Giulia Vismara PARAPHERNALIA
per elettronica, voce e oggetti

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Paraphernalia ha più significati, può indicare un insieme di oggetti, un equipaggiamento, un’attrezzatura o ancora gli effetti personali extradotali appartenenti a una donna che va in sposa. Paraphernalia è un concerto in quadrifonia per voci, oggetti e live electronics. Qui gli effetti personali sono i suoni che si risvegliano attraverso l’elettronica e riprendono corpo insieme alle voci. Sono oggetti sonori con una loro storia, provenienti da luoghi lontani e raccolti in tempi passati. Le voci sono quattro, ognuna con il proprio linguaggio, a volte anticipano, altre incitano o evidenziano i suoni, confondendosi con l’elettronica. Unitamente i tre elementi costruiscono trame e relazioni, creando uno spazio nuovo che si fa largo durante l’ascolto.

Giulia Vismara è una scultrice di suoni elettroacustici. La sua ricerca sonora si focalizza soprattutto sull’uso di suoni ritrovati, concreti, organici. È molto interessata alla dimensione dell’ascolto e alla spazializzazione. Attualmente, come ricercatrice presso la IUAV di Venezia, sta investigando la relazione dinamica tra spazio architettonico e suono.


Alberto Maria Gatti CECITÀ
musica acusmatica

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Cecità è un’immedesimazione sonora dello stato di cecità che sopravviene improvvisamente, lasciandoci in un primo momento scossi e senza alcun tipo di orientamento. L’assenza della vista ci porta a uno stato sonoro superiore, dove il dettaglio e il gesto sonoro ci guidano nella comprensione dell’ambiente che ci circonda. Dopo il primo spaesamento acustico, l’esperienza sonora e l’ascolto ci portano a svelare l’ambiente che ci circonda rendendolo poi chiaro e rendendoci capaci di spostarci al suo interno, diventando poi parte di esso.

Alberto Maria Gatti, diplomato in Musica Elettronica presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze, attualmente sta conducendo il biennio specialistico in Musica e Nuove Tecnologie. Nel 2015 collabora con l’associazione Flauti Erranti e Gloria Lucchesi per la stesura di due brani acustici, vince una residenza come performer e compositore presso il workshop Luogo Comune condotto da Roberto Castello. Da dicembre 2015 entra a far parte come compositore dell’associazione Cluster con tre commissioni delle quali due per strumento ed elettronica.


Tommaso Rosati 1 : 25000
per chitarra aumentata e batteria aumentata
musicisti: Tommaso Rosati e Marco Papa

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1 : 25000. Attraverso gestualità create per ampliarne le possibilità, batteria e chitarra compiono un viaggio attraverso i mondi del molto piccolo e del molto grande. Come nelle cartine geografiche o nei modellini si ricorre a una scala che mette in rapporto le dimensioni reali del luogo o dell’oggetto con quelle della sua rappresentazione, in questo brano i due strumenti aumentati creano e fanno dialogare tra loro due spazi: quello reale e quello della rappresentazione.

Tommaso Rosati, musicista elettronico, batterista jazz, compositore elettroacustico, si occupa in particolare di programmazione in Max e Pure Data, sistemi hardware embedded e spazializzazione del suono. È fondatore di Guitarpiù con la quale idea e crea sistemi hardware-software per il controllo di live electronics (strumenti aumentati). Ha suonato in vari contesti tra cui l’homework festival di Bologna e il Loewe Theater di New York.

Marco Papa, chitarrista jazz, vive e lavora a Berlino. Ha un approccio da ricercatore volto a sviluppare un linguaggio compositivo-improvvisativo che vada oltre i canoni imposti dallo strumento e dalla sua letteratura. Il suo sound è caratterizzato da un uso gestuale e naturale dei trattamenti sullo strumento, siano essi effetti a pedale o chitarre aumentate con sensori.

 

img: © Mario Carovani

KLANG MUSICA SPERIMENTALE #4 | FIRENZE ultima modifica: 2016-05-31T14:43:03+02:00 da Giulia Sarno

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