Call for Works #4 | Synth analogici: la selezione

di Redazione

Pubblichiamo i risultati del Call for Works per opere realizzate con l’impiego di sintetizzatori analogici. Le opere selezionate sono state scelte per aderenza al tema del Call e per la qualità dell’impiego dei materiali sonori.
Qui di seguito l’elenco dei pezzi, accompagnato da brevi descrizioni degli autori e link di approfondimento. Ringraziamo tutti i partecipanti e ci riserviamo di pubblicare prossimamente su musicaelettronica.it gli altri lavori.

EMANUELE MAGNI
Elettra (inedito, 2017)

Il brano è suonato con un Buchla Music Easel processato in un lowpass filter, un delay analogico, un riverbero a molla e infine un riverbero digitale. Il carattere del suono è dato in particolare dalla molla del riverbero che, essendo esterna, può essere manipolata per modulare il suono. No overdubs o tagli.

DARIO CASILLO
Locus Sonus_2.7 (inedito, 2017)

Il suono invisibile e inascoltato, come le parole cariche del loro carattere semantico, provano a dare un senso ai luoghi a noi circostanti. I tre elementi sonori utilizzati per questa composizione sono stati ricavati da due sorgenti sonore: un sistema di sintetizzatori analogici e una traccia audio di soundscape della città Napoli. Le parti centrali della composizione sono i suoni puntillistici, e sono stati sintetizzati analogicamente senza utilizzare VCO standard, ma solo la pasta sonora dei filtri analogici. Una catena di sintesi modulare che utilizza contemporaneamente un Serge Filter VCFQ in feedback su se stesso che attraversa un Vactrol Filter Borg1 Wiard/Malekko in modalità HPF e un Vactrol Filter MMG MakeNoise. I filtri sono sollecitati da un modulo multifunzione Analogue Systems RS-380, che genera controlli in voltaggio random e periodici in stile LFO. Mentre il suono analogico di texture che sopraggiunge dopo la prima metà della composizione è stato realizzato con uno Studio Electronics Se-1 con 3 VCO e un filtro a 12db in stile Oberheim. La traccia di Soundscape è una ripresa audio di Piazza del Plebiscito in una domenica di luglio.

TIZIANO TEODORI
Johann Sebastian is my friend (inedita, 2016)

L’opera è stata composta nell’ultima settimana dello scorso dicembre 2016 con un solo synth analogico patchato in differenti modi per raggiungere diversi risultati sonori. Il titolo è Johann Sebastian is my friend perché lo stesso giorno ero li per scrivere un traccia elettronica basata sulla distruzione della struttura ed il linguaggio di un Allemanda di Bach, ma alla fine ho optato per il noise. L’opera è basata sul principio fisco della densità e della sintesi granulare, in particolare sviluppata sui tre livelli spettrali. I ritmi incerti e poco prevedibili, che sono il cuore pulsante della composizione, fanno cadere l’attenzione sui diversi timbri che si alternano in un unica grande sezione formale. La ricorrenza di alcuni suoni, lungi dal voler retoricamente significare qualcosa, è un stratagemma compositivo per spostare l’attenzione su un novo elemento entrante o a sua volta ripetuto.

LORENZO FORTINO
Autospinto (inedito, 2017)

Questo pezzo è una registrazione del “Vermona Perfourmer Mk2” che è un synth analogico semi-modulare collegato all’effetto analogico “Vermona Retroverb Lancet”.

img: (CC) Stephen Drake

Call for Works #4 | Synth analogici: la selezione ultima modifica: 2017-02-24T10:02:14+01:00 da Luisa Santacesaria

Lascia una risposta