I dischi del mese | giugno 2019

di Marco Baldini


Nel secondo appuntamento dedicato alle ultime uscite discografiche, segnaliamo le tre pubblicazioni più interessanti del mese di giugno.

  1. Enrico Coniglio | The Grand Parade of Hostile Winds [KHS 014]

L’etichetta Kohlhaas del trentino Marco Segabinazzi – che quest’anno abbiamo potuto apprezzare anche come curatore della stagione di musica di ricerca Musica Macchina del Centro Santa Chiara di Rovereto (con un calendario mozzafiato) – pubblica, dopo le ultime uscite di Claudio Rocchetti e del duo composto da Attilio Novellino e Collin McKelvey, The Grand Parade of Hostile Winds, il nuovo lavoro solista del sound artist e field recordist Enrico Coniglio.
Nelle parole del suo autore il disco racconta «il camminare piegato attraverso lande desertiche e spazzate dal vento, dove le rocce sono affilate e la natura è al suo culmine».

I due brani che lo compongono, realizzati con un set up comprendente generatore di funzioni, loop, lettori di cassette ed effetti, sono un affascinante viaggio nelle pieghe più recondite della materia sonora e nelle possibilità offerte da un ascolto dedicato a saggiare i margini più estremi del suono.
The Grand Parade of Hostile Winds esce su cassetta in edizione limitata di 80 copie per Kohlhaas, con il master di Giuseppe Ielasi e lo splendido artwork di Clio Casadei.

 

2. Catherine Christer Hennix | Selections from 100 Models of Hegikan Roku [BLANK 007 LP/ EE006]

Catherine Christer Hennix, compositrice e matematica svedese che fu allieva di Pran Nath e collaboratrice di La Monte Young e Henry Flynt, sta vivendo un momento di meritatissima riscoperta che, a partire dalla ristampa del capolavoro The Electric Harpsicord per Die Schachtel, sta portando alla luce lavori di rara bellezza sia del passato che del presente.

Dopo le pubblicazioni dei nuovi lavori con l’attuale ensemble Chora(s)san Time-Court Mirage usciti per Important Records, il bellissimo Live at the Grimm Museum (con, tra gli altri, Amelia Cuni e Werner Durand), Live at the Issue Project Room e la celebrazione del 2017 al festival MaerzMusik di Berlino (città dove attualmente risiede), esce la registrazione inedita di una performance tenuta nel 1976 al Moderna Museet di Stoccolma dal gruppo The Deontic Miracle, composto dalla Hennix, dal fratello Peter e da Hans Isgren.

Il gruppo è lo stesso che compare nel disco Central Palace Music, edito da Important Records nel 2016, che presentava un’altra registrazione inedita proveniente dal medesimo ciclo di concerti al Moderna Museet del 1976.

Se in 100 Models of Hegikan Roku ritroviamo, come in Central Palace Music, la Hennix e il fratello Peter entrambi impegnati nel suonare oboi rinascimentali (C.C. Hennix gestisce anche il bordone elettronico di onde sinusoidali), Hans Isgren – che nel precedente disco suonava lo sheng, organo a bocca cinese da cui deriva direttamente lo sho, il più noto parente giapponese – qui si esibisce al sarangi, lo strumento ad arco dal suono evocativo e dalla tecnica complessa che accompagna il canto classico nella tradizione musicale colta del nord dell’India.

La musica, astratta e complessa, è, come quasi sempre accade nella musica di Catherine Christer Hennix, pervasa da un lirismo mistico di struggente bellezza.

Selections from 100 Models of Hegikan Roku esce su 2 Lp per Blank Forms e Empty Editions.

3. Sandro Mussida | EEEOOOSSS [GRA005]

EEEOOOSSS esce per Soave Records nella serie Grandangolo (tra i cui curatori c’è il musicista e sound artist Donato Epiro). Il materiale sonoro su cui si basa il disco è stato registrato nell’agosto 2018 nella Chiesa di San Giusto a Volterra. I musicisti coinvolti sono Alessandra Novaga alla chitarra elettrica suonata con l’e-bow, Edgardo Barlassina al clarinetto basso e il compositore Sandro Mussida al violoncello.
Ognuno dei tre strumenti è accordato secondo un diverso sistema di intonazione seguendo uno schema che tradisce l’interesse e lo studio di Mussida per i sistemi modali della musica della Grecia antica e le correlate moderne teorie della Just Intonation.
Il materiale sonoro registrato live è stato sottoposto a trasformazioni digitali, in particolare attraverso filtri e modulatori di inviluppo. Se il suono degli strumenti è stato conservato nelle sue caratteristiche timbriche, è lo spazio architettonico, inteso come ambiente acustico, a risultare trasfigurato. 

Nonostante la complessità teorica, la musica contenuta in EEEOOOSSS non è affatto ostica e offre lo spunto per una profonda e affascinante riflessione fra i confini (qua più che mai sfumati) tra l’elaborazione elettronica astratta e la performance acustica dal vivo.

I dischi del mese | giugno 2019 ultima modifica: 2019-06-28T09:33:25+02:00 da Luisa Santacesaria

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